Bio

devitalizart nasce in una landa desolata un po’ di anni fa. Quasi subito sviluppa la passione per il disegno supportata da una fervida immaginazione che le permette di giocare con molti amichetti immaginari essendo figlia unica… La madre ricorda che all’età di 6 anni, rimase sveglia fino a mezzanotte per disegnare un contadino che cavava una rapa dal terreno in compagnia della sua famigliola. Da allora le è rimasta la passione per il disegno e per l’arte in generale, anche se definisce la sua arte devitalizzata nonostante la forte presenza di sangue nelle sue opere.

Ha esposto nei seguenti eventi romani:

( Clicca sull’immagine per ingrandirla)

Ad un certo punto ha smesso di esporre perché ha capito che aveva bisogno di tempo per capire perché lo faceva.

(Il collage di testi che segue vi aiuterà a conoscerla un po’ meglio)

Mentre dormivi nella tua culla, la Luna, che è il capriccio in persona, guardò dalla finestra e disse: “Questa bambina mi piace”. Discese languidamente la sua scala di nuvole, e passò senza far rumore attraverso i vetri. Poi si stese su di te con la morbida tenerezza di una madre, e depose i suoi colori sulla tua faccia. Così le tue pupille sono rimaste verdi, e le tue guance straordinariamente pallide. Contemplando quella visitatrice i tuoi occhi si sono così bizzarramente ingranditi; e lei ti ha così teneramente serrato la gola che ti è rimasta per sempre la voglia di piangere. Nell’espansione della sua gioia, la Luna continuava a riempire tutta la stanza di un’atmosfera fosforescente, di un veleno luminoso; e tutta quella viva luce pensava e diceva:”Subirai eternamente l’influsso del mio bacio. Sarai bella a modo mio. Amerai ciò che io amo e ciò che mi ama: l’acqua, le nuvole, il silenzio e la notte; il mare immenso e verde;l’acqua informe e multiforme; il luogo in cui non sei; l’amante che non conosci; i fiori mostruosi; i profumi che fanno delirare; i gatti che si beano sui pianoforti e che gemono come donne, con voce roca e dolce. (Charles Baudelaire, I benefici della luna)

Sai… il mio fiore… ne sono responsabile! Ed è talmente debole e talmente ingenuo. Ha quattro spine da niente per proteggersi dal mondo… (Antoine de Saint-Exupéry, Il Piccolo Principe)

Sono uno straniero in questo mondo. Ho vagato da un capo all’altro dell’Universo senza riuscire a trovare un luogo dove poggiare il capo… (Gibran Kahlil Gibran, Il poeta)

…vorrei che scendessero in un viottolo di campagna a notte fonda mentre sto guidando mi portassero sulla loro nave meravigliosa… (Radiohead, Subterranean homesick alien)

A quel gabbiano lì, invece, non importava tanto procurarsi il cibo, quanto volare. (Richard Bach, Il gabbiano Jonathan Livingston)

Per loro, lui era una terribile calamità che mai avevano veduta, una calamità anche peggiore dell’infezione a cui si erano adattati. (Richard Matheson, Io sono Leggenda)

Non prestare attenzione a ciò che le altre voci dicono a loro non importa di te, come faccio io, salvo dal dolore, e la verità, e la scelta, e l’altro veleno che tormenta… (A Perfect Circe, Pet)

Così prese le sue ali e svanì: allora il mattino si tinse di un rosso rosato; asciugai le mie lacrime e armai le mie paure con diecimila scudi e lance. (William Blake, L’angelo)

Ma alla luce del giorno non avevo energie. Quelle erano le ore più dure. (Charles Bukowski, Il mio sgabello)

Il suo umore non conosceva registri intermedi: lo sbalzava di continuo dall’entusiasmo alla depressione, influenzato a volte da semplici variazioni nella luce o nella temperatura, dai colori o le forme di un ambiente. (Andrea De Carlo, Due di Due)

Coltiva un gusto particolare per i piccoli piaceri: tuffare la mano in un sacco di legumi…(…) Continua a rifugiarsi nella solitudine… (Jean-Pierre Jeunet, Il favoloso mondo di Amélie)

Mi sveglio ancora in un bagno di sudore un altro giorno è andato distrutto nella mia disgrazia ancora bloccato nella mia testa mi sento come se non lascerò mai questo posto non c’è fuga sono il mio peggior nemico… (Linkin Park, Given Up)

…e il vecchio Alex stava giusto abbracciando l’obliteratrice e una vocina sorda nel suo cervello alla vodka gli stava giusto dicendo: “Va bene. Reggiti in piedi e spostati. Reggiti in piedi e spostati.” (Enrico Brizzi, Jack Frusciante è uscito dal gruppo)

Me tapino! (Zio Paperino)

Lontano dalla luce è l’ineffabile splendore. Mostro oscuro è colui che, affiorando dal buio, vedrà il riflesso della sua anima malvagia. (Dylan Dog n 82)

…ma era importante la mia integrità. È tanto da egoisti? Si vende per così poco. Ma è tutto ciò che ci resta qui dentro. È il nostro ultimo centimetro… ma in quel centimetro siamo liberi. (Alan Moore, David Lloyd, V for Vendetta)

Avanti nuotiamo alla Luna scaliamo il flusso del mare penetriamo dentro la sera che la città dorme per celare. Nuotiamo via stanotte, amore… (The Doors, Moonlight Drive)

Improvvisamente ho capito che voi non siete dei veri mammiferi… (…) vi insediate in una zona e vi moltiplicate finché ogni risorsa naturale non si esaurisce e l’unico modo in cui sapete sopravvivere è quello di spostarvi in un’altra zona ricca… c’è un altro organismo su questo pianeta che adotta lo stesso comportamento e sai qual è? Il virus. Gli essere umani sono un’infezione estesa per questo pianeta, un cancro, siete una piaga. (Wachowsky Bros., Matrix)

Porca puttana… un’intera generazione che pompa benzina, serve ai tavoli o schiavi coi colletti bianchi… la pubblicità ci fa inseguire le macchine e i vestiti… fare lavori che odiamo per comprare cazzate che non ci servono… siamo i figli di mezzo della storia, non abbiamo né uno scopo né un posto… non abbiamo la Grande Guerra né la Grande Depressione la nostra Grande Guerra è quella spirituale la nostra Grande Depressione è la nostra vita… Siamo cresciuti con la televisione che ci ha convinti che un giorno saremmo diventati miliardari, divi del cinema, rockstar, ma non è così… e lentamente lo stiamo imparando… e ne abbiamo, veramente, le palle piene… (Chuck Palahniuk, David Fincher, Fight Club)

L’Eternità. È il mare dileguato con il sole. (Arthur Rimbaud, L’Eternità).